I Quaderni del Regio Portulano di Nicola Palmitessa
In cosa consiste oggi la grande importanza dello specifico valore storico, culturale, giuridico e diplomatico dei preziosi Quaderni del Regio Portulano di Puglia?
Redatti nel 1303-1304, ma ritrovati solo alcuni decenni fa, questi documenti sono ora stati tradotti in lingua italiana. La loro consistenza di costanti registrazioni delle esportazioni di cereali e victualia verso tutti le nazioni e città dell’Adriatico e parte del Mediterraneo, ne fanno un caso singolare in tutto il Mediterraneo.
In Puglia gli Ordinamenta Maris di Trani (a tadatazione incerta), come la Tabula Amafitana sul Tirreno (Repubblica e mercati assorbiti poi dalle città pugliesi come Trani nel ‘200 e soprattutto dalla civitas regia di Barletta), hanno un rilievo puramente normativo e giuridico-formale.
Mentre i Quaderni del Regio Portulano, non solo si caratterizzano per le complesse, effettive operazioni giuridiche, ma anche come effettive operazioni commerciali e diplomatiche. Il nascente, grande regno di Napoli, sarà capace di costruire l’unico ponte che unirà effettivamente sia gli staterelli della Penisola che i popolo dell’Adriatico orientale.
Se Amalfi, già nel ‘300 viene meno come potenza commerciale, invece Genova anche se a stento, ma soprattutto la Repubblica di Venezia, perdureranno fino agli XIX. La potenza commerciale e militare di Barletta, anche. Se è vero che secoli di storiografia del regno e della città andrebbero revisionate.
fonte http://www.barlettanews.it/i-quaderni-del-regio-portulano-di-nicola-palmitessa/